III Domenica di Quaresima

Pubblicato giorno 7 marzo 2021 - Commento

“Dio non ha nulla a che vedere con i soldi”, ha detto Papa Francesco un paio di mesi fa denunciando la deriva affaristica della Chiesa.
Ma se ci fermassimo solo a questo avremmo una visione riduttiva e strumentale del gesto di Gesù. C’è anche e soprattutto il mercanteggiare e il negoziare con il Signore. E questo riguarda tutti e ognuno di noi.
Venire al Tempio per sentirsi a posto in coscienza, ascoltare la Messa perché c’è un preciso comandamento, credere di sistemare le nostre cose poco buone con la santa Comunione, questo, questo non è altro che mercanteggiare con Dio.
Siamo mercanti del tempio se, usciti di Chiesa, continuiamo a calunniare, sfruttare, derubare il nostro fratello. Siamo mercanti del tempio se, usciti di Chiesa, calpestiamo la giustizia, ricerchiamo guadagni, titoli, privilegi con inganno e imbrogli. E siamo ancora mercanti del tempio se, usciti di Chiesa, non siamo capaci di imboccare la strada della pulizia interiore, di onestà, di giustizia, di attenzione al prossimo, di rispetto agli altri.
Se non è così, vuol dire che si è frequentata la Chiesa sbagliata, o meglio, non si è neppure entrati in Chiesa.
E allora, “la Messa è cominciata, andate in pace”, dovremmo dire alla fine di questa celebrazione eucaristica.

IL PETTEGOLEZZO

A una donna che si accusava di frequenti maldicenze, San Filippo Neri domandò: “Vi capita proprio spesso di sparlare così del prossimo?”. “Molto spesso, Padre”, rispose la donna.
“Figliola, il vostro errore è grande. E’ necessario che ne facciate penitenza. Ecco cosa farete: uccidete una gallina e portatemela subito, spennandola lungo la strada da casa vostra fin qui“.
La donna ubbidì, e si presentò al santo con la gallina spiumata.
Ora“, le disse Filippo, “ritornate per le strade attraversate e raccogliete ad una ad una le penne della gallina…“.
Ma è impossibile, Padre“, ribatté la donna; “col vento che tira oggi non si troveranno più“.
Lo so anch’io“, concluse il santo, “ma ho voluto farvi comprendere che se non potete raccogliere le penne di una gallina sparpagliate dal vento, come potrete riparare a tutte le maldicenze gettate in mezzo alla gente, a danno del vostro prossimo?“.