Battesimo del Signore

Pubblicato giorno 11 gennaio 2022 - Commento, In home page

Benedici il Signore, anima mia

“Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior”

È l’ultima frase di una delle canzoni di Fabrizio De André, “Via del Campo”. È una canzone che narra di una delle vie di Genova che al tempo della canzone era abitata da disperati, prostitute e personaggi loschi, ma nello stesso tempo piena di vita. Si narra che il cantante-poeta proprio immergendosi in quella via, dove si trovava un negozio di dischi che frequentava, abbia compreso la bellezza e forza della vita e dell’accoglienza del prossimo, anche quando è diverso, disperato, povero.

Gesù con il battesimo nel fiume Giordano, esprime da adulto quel che è iniziato nella mangiatoia di Betlemme. In quel tratto di fiume dove Giovanni Battista raduna i disperati che vogliono confessare i loro peccati, anche lui, Figlio di Dio, vuole immergersi e mescolare la sua vita con quella di ogni essere umano.

Spesso i sacramenti della Chiesa sono vissuti come gioielli decorativi che si tirano fuori in qualche occasione speciale, ma poi rimangono chiusi nei cassetti dei ricordi. Al contrario i sacramenti, il primo dei quali è proprio il battesimo, ci immergono nella vita di Dio ogni giorno. Dio ha scelto di “sporcarsi” con la nostra vita perché fiorisca. Ma questo richiede davvero una scelta quotidiana e continuativa.

Il fiore della resurrezione di Cristo non è nato dai diamanti del Tempio di Gerusalemme che si apriva a pochi in poche occasioni dell’anno, ma dalla stalla di Betlemme, dalle acque del Giordano e dal monte Calvario, dal luogo dei disperati che Gesù ha scelto di abitare sempre.