I Domenica di Quaresima

Pubblicato giorno 21 febbraio 2021 - Commento

Tertulliano ci ha detto: “cristiani non si nasce, cristiani si diventa“.
E’ una conquista quotidiana, un traguardo con su scritto partenza. Una scelta che si rinnova ogni istante e che coinvolge tutto il nostro essere uomini e donne.
Ed è proprio sul valore di queste scelte che il Vangelo di questa prima domenica di quaresima ci invita a riflettere e confrontare. Cristo rifiuta la tentazione delle cose, snobba la gloria e il consenso, rigetta atteggiamenti clamorosi e sensazionali. Proposte allettanti e stuzzicanti quelle del demonio, arrivando addirittura a citare la Bibbia pur di risultare convincente e persuasivo.

Ma Cristo non ci sta. Per essere cristiani non basta conoscere la Bibbia, sono solo le nostre scelte che ci avvicinano a Gesù o ci lasciano assetati ed inariditi fra le dune del deserto insieme al peccato. Scelte libere, consapevoli e leali. Possiamo metterci delle maschere per gli altri, ma non per noi stessi e per il Signore. Ci conosciamo e non possiamo nasconderci agli occhi della nostra coscienza e a quelli di Dio.

Prepariamo allora la libertà della Pasqua, non ascoltando le lusinghe del mondo, le attrazioni e le seduzioni del peccato.

QUARESIMA DI CARITA’ 2021

Le iniziative di animazione caritativa che rientrano all’interno della Quaresima 2021 toccheranno da vicino le famiglie in difficoltà economica.

La Quaresima di Carità diocesana 2021, infatti, raccoglierà contributi destinati al fondo sostegno famiglie della Caritas Diocesana: lo scopo è quello di rispondere in maniera concreta alle tristezze e alle angosce degli uomini e delle donne di oggi, travolti da una situazione economica inaspettata, dalla perdita di una occupazione e dall’angoscia di dover mantenere e portare avanti la propria famiglia; il rischio concreto di cui si parla sempre troppo poco è quello di finire in uno stato di povertà e di esclusione sociale.

D’altronde, è lo stesso papa Francesco a ricordare che cosa è giusto fare per non lasciarsi assorbire dalla spirale di spavento e di impotenza generata dal Covid: “Possiamo pregare nella comunione della Chiesa terrena e celeste e aiutare con gesti di carità, raggiungendo sia i vicini che i lontani, grazie ai tanti organismi di carità della Chiesa. La Quaresima è un tempo propizio per mostrare questo interesse all’altro con un segno, anche piccolo, ma concreto, della nostra partecipazione alla comune umanità”.